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01 gennaio

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Generazioni social poco empatiche. WhatsApp?

Generazioni social poco empatiche. WhatsApp?

8 adolescenti su 10 usano Whatsapp, il 93% degli adolescenti si collega a internet dallo smartphone, l’81% lo fa tutti i giorni e sempre più spesso nelle ore notturne, il 75% ha un proprio profilo Facebook.

La tecnologia corre sempre più veloce e i nostri ragazzi cavalcano in tempo reale le sue trasformazioni, sfruttandone gli aspetti positivi e subendone inconsapevolmente quelli negativi. Dall’altra parte, i genitori e gli educatori hanno sempre più difficoltà a comprendere come si strutturano le relazioni dei loro figli sui nuovi social network e quali sono i rischi di un abuso per la loro salute.

È sbagliato demonizzare la tecnologia, è utile pensare ai rischi connessi ad un uso eccessivo della stessa, soprattutto da parte dei nostri ragazzi. Per affrontare un tema così complesso, necessariamente in modo parziale, analizziamo uno dei suoi aspetti più interessanti: l’impatto che l’abuso di questo tipo di tecnologie può avere sul cervello di bambini e adolescenti. In questo articolo partiremo dalle capacità empatiche.

Un gruppo di ricercatori dell’UCLA ha scoperto che i bambini che trascorrono troppe ore davanti ad uno schermo elettronico (TV, computer, tablet e smartphone) hanno maggiori difficoltà a comprendere le emozioni altrui. Nella loro indagine, gli scienziati hanno somministrato due “test emotivi” a due gruppi di bambini: un gruppo aveva passato i 5 giorni precedenti al test in un ambiente nel quale non era concesso l’uso di computer e smartphone, mentre il secondo gruppo era rimasto in un ambiente abituale.

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