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03 febbraio

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Il gioco, uno straordinario supporto per l'apprendimento

Il gioco, uno straordinario supporto per l'apprendimento

All’interno del sistema limbico del nostro cervello, sede delle pulsioni e delle emozioni, il lobo limbico si trova immediatamente intorno al corpo calloso ed è composto da giro sottocalloso, giro paraippocampale e giro del cingolo. Proprio quest’ultimo, secondo la neurofisiologia, sarebbe il responsabile di uno dei comportamenti fondamentali allo sviluppo dei mammiferi ed in particolare dell’uomo, ovvero lo stimolo al gioco.

Il Journal of Comparative Psychology ha pubblicato una ricerca che mostra come nelle specie più evolute esista una relazione tra la tendenza a giocare dei cuccioli e la grandezza del cervello dell’intera specie. E il cucciolo d’uomo, il mammifero più sviluppato, non fa eccezione. Il suo cervello plastico e flessibile trova nel gioco la palestra ideale per affacciarsi alla vita.

La ricerca etologica ha iniziato ad interessarsi agli effetti del gioco prima sugli animali e poi sugli esseri umani già dagli inizi del 900 con i lavori dello psicologo tedesco Karl Groos. Secondo le sue teorie il gioco è uno degli strumenti della selezione naturale, attraverso il quale i piccoli delle specie più progredite avviano il loro percorso di sviluppo cognitivo e motorio dando forma ai comportamenti che avranno in futuro. Questo rende la pratica ludica una risorsa unica e indispensabile nella crescita del bambino.

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